CARTA CONTRO CARTA

Ecco il mio contributo per il Vecchio Carnevale Blogghereccio di Maggio, a tema...I BAMBINI! Ospitato da L'Antro dello Shamano. Se non sapete cosa sia il Vecchio Carnevale Blogghereccio potete trovare qui il bando.

Tra le tante cose, L'Antro dello Shamano ha proposto ai partecipanti di ragionare sul legame tra gioco di ruolo e infanzia. Solitamente non mi trovo al tavolo con giovanissimi, penso che eventi del genere mi siano capitati 2-3 volte da quando ho iniziato a giocare nel 2017. Anni fa al To Play (evento dedicato ai giochi di ruolo che si tiene a Torino il primo weekend di Settembre) ho fatto giocare Cuore di Tenebra a un padre in visita con le figlie di 7 e 9 anni. 
La seconda (e forse ultima) esperienza del genere che io abbia avuto è stata quando introdussi i miei cugini ai giochi di ruolo. Era appena terminato il pranzo di Pasqua e sedevamo annoiati nel cortile, quindi ho pensato in fretta a qualche attività con la quale passare il tempo. Non avendo con me i dadi improvvisai 2-3 regolette e partimmo a giocare. L'esperimento andò molto bene, quindi ho deciso di riesumarlo per questo Vecchio Carnevale Blogghereccio di Maggio. Ecco...

CARTA CONTRO CARTA

É semplicissimo. Fate creare ai giocatori il personaggio che vogliono. Poi dite loro di distribuire i punteggi 1,2 e 3 tra le tre caratteristiche Forza, Velocità, Mente. Non ricordo se fossero proprio queste tre, in generale più il concetto è diretto meglio è. 
Finito. Per giocare servono un pezzo di carta, materiale per scrivere e un mazzo di carte francesi (a casa dei nonni questo c'era).

Fu così che iniziò l'avventura del mago Greg (mia cugina volle omaggiarmi dedicandomi il suo incantatore), del cavaliere Non Ricordo e dell'arciere Non Ricordo Neanche Questo. Abbiate pazienza, parliamo di 5 anni fa. 
Fu il più classico degli inizi:
State viaggiando lungo il sentiero che attraversa il bosco, quando all'improvviso grida di guerra giungono dagli alberi. Un agguato dei goblin!

Quando un personaggio cerca di compiere un'azione rischiosa, il giocatore pesca un numero di carte dal mazzo pari al valore della caratteristica usata. Il master pesca un numero di carte variabile a seconda dell'entità del pericolo (una carta per un goblin, cinque carte per un drago). Poi si scoprono le carte: chi ha la carta più alta vince. In caso di pareggio si pesca una quarta carta per lo spareggio o il giocatore ha successo con un costo. 

Funzionò molto bene, era abbastanza semplice da non annoiarli ancora prima di iniziare a giocare. Non ricordo molto altro di quel pomeriggio, se non che si comportarono da vere canaglie risparmiando uno dei goblin e portandoselo dietro come esca e diversivo.  

 

Commenti

Post popolari in questo blog

Vecchio Carnevale Blogghereccio: METROPOLI

Rime di Esperia #3 (Poggio Cavalli)

Anime Fredde: uno scenario per Mork Borg